Come si chiamano oggi i disabili?
Sommario
Come si chiamano oggi i disabili?
Il principale problema riguarda il linguaggio da usare: “disabile”, “diversamente abile”, “persona con disabilità”, “handicappato”, “invalido” e via dicendo. Esistono moltissime espressioni per descrivere la disabilità, ma non tutte sono corrette.
Quali sono le 3 tipologie di disabilità che partecipano alle Paralimpiadi?
I Giochi paralimpici sono manifestazioni multisportive internazionali per atleti principalmente con disabilità fisiche, quali difficoltà nella deambulazione, amputazioni, cecità e paralisi cerebrale.
Come si chiamano gli alunni H?
La nuova denominazione di ovvero alunno handicappato - o, più opportunamente, alunno portatore di handicap - , non solo unifica la variegata terminologia utilizzata nel passato (anormali, subnormali, irregolari, minorati ecc.), ma esprime il nuovo modo di considerare l'alunno che presenta ...
Cosa sono le disabilità?
- “Le disabilità sono il risultato dell’interazione tra le persone colpite da menomazioni fisiche e psichiche, gli ostacoli posti dall’ambiente e i comportamenti degli altri che impediscono una effettiva e piena integrazione sociale sulla base di un principio di eguaglianza tra gli uomini”.
Quali sono i diritti delle persone con disabilità?
- La Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità. Promulgata dall'ONU nel 2007, la convenzione si richiama esplicitamente a diversi principi della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani: non discriminazione, eguaglianza, pari opportunità, rispetto dell'identità individuale.
Come ha vissuto il mondo della disabilità?
- Il mondo della disabilità ha vissuto profonde trasformazioni in epoca contemporanea e, a partire dagli anni settanta del XX secolo, ha preso corpo un'azione di rinnovamento dei servizi e degli interventi a favore della persona con disabilità.
Come cambia il concetto di disabilità?
- Il nuovo standard ICF. Il concetto di disabilità cambia e secondo la nuova classificazione (approvata da quasi tutte le nazioni afferenti all'ONU) e diventa un termine ombrello che identifica le difficoltà di funzionamento della persona sia a livello personale che nella partecipazione sociale.