Cosa succede quando prendi antidepressivi?

Cosa succede quando prendi antidepressivi?

Cosa succede quando prendi antidepressivi?

I farmaci antidepressivi funzionano aumentando nel cervello i livelli di un gruppo di sostanze chimiche conosciute come neurotrasmettitori. Alcune di esse, come la serotonina e la noradrenalina, possono migliorare l'umore e lo stato emozionale delle persone.

Chi prescrive i farmaci antidepressivi?

Chi deve prescrivere gli psicofarmaci: lo psichiatra o il medico di medicina generale? “Tutti i medici possono prescrivere psicofarmaci, se la prescrizione è effettuata sulla base di corrette indicazioni diagnostiche”, spiega Cesario Bellantuono, psichiatra e psicofarmacologo.

Cosa causano gli psicofarmaci?

Effetti indesiderati (effetti collaterali) degli antidepressivi

  • sensazione di agitazione, tremori, o stati d'ansia.
  • indigestione e dolori allo stomaco.
  • diarrea o difficoltà ad andare in bagno (costipazione)
  • perdita di appetito.
  • vertigini.
  • difficoltà a dormire (insonnia) o sonnolenza.
  • mal di testa.

Come comportarsi con una persona che prende psicofarmaci?

Aiutate il vostro congiunto a portare avanti con fiducia la cura: assumere i farmaci, attendere il tempo necessario perché svolgano la loro azione e, in caso di risultati insoddisfacenti, tenere presente che esistono molti tipi di antidepressivi per cui trovare quello giusto per lui può richiedere più di un tentativo.

Cosa fanno gli psicofarmaci al cervello?

Gli studi dimostrano che spesso portano ad atrofia e demenza in seguito a uso prolungato. Dopo l'astinenza, gli individui esposti a questi farmaci sperimentano anche molteplici problemi persistenti tra cui disfunzioni della memoria e cognitive, instabilità emotiva, ansia, insonnia e disagi muscolari e neurologici.

Quanto deve durare una cura con antidepressivi?

Gli antidepressivi devono essere assunti nella fase acuta di malattia e poi per un periodo di mantenimento, che varia tra i sei e i nove mesi.

Quando vengono prescritti gli psicofarmaci?

Gli psicofarmaci sono indicati quando i sintomi iniziano a determinare un livello di sofferenza grave, che condiziona la capacità di lavorare, avere relazioni sociali normali, e divertirsi. In altre parole, quando la problematica presente sta condizionando in modo marcato la vita della persona.

Come si fa a sapere se si è depressi?

Cos'è la depressione?

  1. forte stanchezza che non passa con il riposo.
  2. difficoltà a trovare e mantenere la concentrazione.
  3. forte indecisione e forte senso di incertezza.
  4. perdita o aumento dell appetito.
  5. mancanza di desiderio sessuale.
  6. perdita o aumento del sonno.
  7. forte senso di colpa.
  8. mancanza di fiducia in se stessi e nel futuro.

Quali sono gli effetti collaterali dei psicofarmaci?

Studi sugli antidepressivi mostrano come essi comportino anomalie mentali e comportamentali, insonnia, ansia, agitazione, impulsività, aggressività, violenza, idee di suicidio, insonnia e per questo gli antidepressivi sono spesso associati alle benzodiazepine.

Come si cura la depressione?

  • La cura della depressione, quindi, invita la persona a riprendere gradualmente le attività che sono state abbandonate, magari cominciando da quelle più piacevoli, a sviluppare comportamenti più funzionali per risolvere i propri problemi, a pensare in modo più equilibrato e razionale.

Quali sono le psicoterapie per la depressione?

  • Psicoterapia per la depressione. La terapia cognitivo comportamentale si è dimostrata molto efficace per la cura della depressione. Da un lato si cerca di modificare i pensieri negativi che possono sostenere la depressione.

Quali sono i farmaci per la depressione maggiore?

  • Xeristar, Yentreve, Ariclaim, Cymbalta ): indicata per la cura della depressione maggiore (in cui il paziente lamenta depressione dell'umore grave per almeno due settimane consecutive). Si raccomanda di assumere una dose di farmaco pari a 40 mg, frazionati in duplice dose da 20 mg nelle 24 ore.

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