Come si potrebbe descrivere una sedia?

Come si potrebbe descrivere una sedia?

Come si potrebbe descrivere una sedia?

La sedia o seggiola è un mobile su cui una singola persona, o due, possono sedere (cioè appoggiare natiche e schiena). È formata da un piano orizzontale chiamato "seduta", da solitamente quattro gambe di sostenimento e da uno schienale o spalliera di appoggio.

Come riconoscere una sedia antica?

Spesso le parti “nascoste” ci svelano particolari interessanti. Osserva la superficie del legno nella parte sottostante dei traversi che formano la seduta. Nota come la superficie è tagliata in maniera precisa, significa che sono state usate macchine utensili. Osserva invece la parte interna della sedia del 700.

Come riconoscere una Savonarola?

Teoricamente si dovrebbe caratterizzare anche nella differenza fra le gambe, ovvero, stesso sistema a iccasse (x), ma mentre nella dantesca si hanno quattro gambe, nella savonarola si una sequenza di incastri, di numero variabile, quasi a formare un costato.

Cosa rappresenta la sedia?

La sedia, infatti, è il simbolo dell'accoglienza, del rispetto, della responsabilità ma anche spesso la misura e lo specchio delle difficoltà e delle incapacità dei genitori a restare lì seduti.

Come descrivere dal generale al particolare?

Dal generale al particolare: prima si dà un'immagine complessiva della cosa descritta e poi ci si sofferma sulle varie parti che la compongono. Dal particolare al generale: si descrivono le singole parti e solo alla fine si dà un'immagine complessiva dell'oggetto descritto (creando, a volte, un effetto sorpresa).

Come si fa a vedere se un mobile e antico?

Una caratteristica primaria dei mobili d'antiquariato è la patina, cioè lo strato sulla superficie del legno formato da polvere, cere, oliature, fuliggini di lumi e candele che si forma nel tempo e conferisce al legno quel particolare aspetto “invecchiato” che rende tanto affascinanti i mobili antichi.

Perché la sedia si chiama Savonarola?

Si tratta di un esemplare dalla tipica struttura ad X, in dialetto fiorentino a iccasse, il cui nome deriva dalla sedia che si trovava nella cella del Savonarola nel convento di San Marco a Firenze.

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