Qual è il contrario di miserabile?

Qual è il contrario di miserabile?

Qual è il contrario di miserabile?

DIZIONARIO DEI SINONIMIHOEPLI EDITORE.IT contrari fortunato, felice, prospero, ricco, agiato, benestante | largo, generoso, magnifico, splendido | rispettabile, degno, onesto.

Chi è una persona miserabile?

[mi-se-rà-bi-le] agg., s. 1 Degno di compassione per le sue condizioni, per la sua sorte ecc.: vivere in condizioni m. 2 estens. Degno del massimo disprezzo; spregevole dal punto di vista morale: avere come amico una persona m.

Cosa commette il Miserabile?

Dare la colpa agli altri dei propri problemi Le persone miserabili non sono mai responsabili delle loro azioni e non riconoscono la loro responsabilità nemmeno nei problemi o nelle difficoltà. Invece, criticano gli altri incolpandoli dei loro problemi e anche delle loro azioni.

Che cosa è la miseria?

a. Stato di estrema povertà, mancanza di ciò che è fondamentalmente necessario per vivere, cui conseguono avvilimento spirituale, infelicità e senso di desolazione: vivere in m., nella m.; essere, trovarsi, cadere in m. (con sign. ... mannaggia la (o alla) miseria!

Qual è il contrario di oculato?

[che agisce con cautela: è molto o. nei suoi affari] ≈ accorto, assennato, avveduto, cauto, circospetto, lungimirante, previdente, prudente, saggio, vigile. ↔ avventato, imprudente, incauto, malaccorto, sconsiderato.

Qual è il contrario di meschino?

pusillo. ‖ avaro, spilorcio, taccagno, tirchio. ↔ aperto, di ampie (o larghe) vedute, generoso, magnanimo, liberale, nobile. ‖ munifico.

Come finisce I miserabili di Victor Hugo?

Come sindaco della cittadina si adopera in favore dei miserabili. Protegge da Javert Fantine sedotta e abbandonata da uno studente e diventata prostituta per nutrire la figlioletta Cosette. ... Il matrimonio tra Cosette e Marius e la serena morte di Valjean concludono la vicenda.

Come si scrive misero?

[mì-se-ro] agg., s. 1 Che si trova in condizioni di penuria, infelicità, povertà e, quindi, è degno di compassione, suscita pietà SIN povero, infelice, disgraziato; se riferito a cosa, modo di vivere ecc., miserevole, penoso, pietoso: i m.

Che differenza c'è tra povertà e miseria?

Sono due termini che vengono spesso accoppiati per definire situazioni caratterizzate da scarsità di mezzi economici, da intensa sofferenza e vulnerabilità sociale. Per San Tommaso la povertà era la mancanza del superfluo, mentre la miseria era la mancanza del necessario.

Qual è il sinonimo di miseria?

[mancanza di ciò che è necessario per vivere, cui conseguono squallore e senso di desolazione: una vita di m.] ≈ bisogno, indigenza, (lett.) inopia, (non com.)

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