Che uve si usano per il Chianti?
Che uve si usano per il Chianti?
Sangiovese Il Chianti Classico è un vino composto prevalentemente da uve di Sangiovese; in alternativa può essere formato da un uvaggio con non più del 20% di altri vitigni di uva nera coltivati in Toscana (soprattutto Canaiolo e Malvasia, meglio se entrambi e in egual misura).
Come si produce il Chianti?
I vitigni. Protagonista indiscusso del Chianti Classico è il Sangiovese di qualità superiore, presente in percentuali che possono andare dall'%. Sono ammesse altre uve a bacca rossa per un ammontare complessivo che può arrivare al massimo al 20%: Canaiolo,Colorino, Cabernet Sauvignon e Merlot.
Cosa abbinare con un Chianti?
Il Chianti è un vino decisamente versatile, che si sposa bene con tantissimi piatti. Sicuramente da gustare sono tutti quelli della tradizione toscana, come caciucco alla livornese, zuppa di fagioli bianchi, peposo e trippa alla fiorentina.
Quanti tipi di Chianti ci sono?
La denominazione di origine Chianti DOCG comprende le tipologie Chianti, Chianti superiore e Chianti riserva, con riferimento anche alle sottozone: Chianti Colli Aretini, Chianti Colli Fiorentini, Chianti Colli Senesi, Chianti Colline Pisane, Chianti Montalbano, Chianti Montespertoli e Chianti Rufina.
Perché si chiama Chianti Classico?
“Classico” poiché, da sempre, si considerano queste zone le migliori in cui piantare le viti per il futuro vino che sarà si un Chianti, ma, appunto “Classico”, dalla zona più vocata. Ecco che quindi il territorio è il primo elemento che differenzia Chianti e Chianti Classico.
Come riconoscere un buon Chianti?
Come riconoscere un Chianti Classico? I vini prodotti nel Chianti sono rotondi, freschi, leggiadri ma molto equilibrati alla degustazione; con spiccati profumi di ciliegia, mora, sottobosco, con una struttura sfaccettata, ma mai troppo corposi, cosa che li rende incredibilmente versatili nell'abbinamento con il cibo.
Come degustare un Chianti?
Il Chianti va ossigenato prima della degustazione: la bottiglia va aperta qualche ora prima, altrimenti si deve procedere alla decantazione e va servito a una temperatura di 16/18° e per valorizzarlo è necessario un calice a tulipano.