Quando il cervello è morto?
Quando il cervello è morto?
Cos'è la morte cerebrale Si parla di morte cerebrale quando il cervello di una persona, più precisamente il tronco encefalico, cessa di svolgere qualsiasi attività. In questo stato, la perdita di coscienza è definitiva, così come la risposta a qualsiasi stimolo esterno.
Che cosa significa quando un elettroencefalogramma piatto?
La registrazione strumentale di un elettroencefalogramma che documenti l'assenza di attività cerebrale (quello che viene comunemente detto “elettroencefalogramma piatto”) è un'indagine obbligatoria per legge per dichiarare la morte di un paziente con una lesione cerebrale irreversibile.
Cosa sta a significare clinicamente morto?
Un paziente cerebralmente morto ha un elettroencefalogramma piatto, e ad un esame neurologico non dà alcun segno di funzioni cerebrali: nessuna risposta al dolore, niente riflessi dei nervi cranici (pupille fisse, niente riflesso oculocefalico né corneale) e niente respirazione spontanea.
Cosa succede dopo la morte cerebrale?
La morte cerebrale è la perdita permanente di attività cerebrale. In seguito a essa, una persona non è in grado di respirare o di mantenere le altre funzioni vitali in maniera autonoma e perde per sempre qualsiasi consapevolezza e capacità di pensiero.
Chi è in coma si muove?
Durante il coma il paziente perde le funzioni cerebrali più complesse mentre altre, come ad esempio la respirazione e la circolazione, rimangono relativamente integre. Ci possono essere movimenti spontanei e gli occhi si possono aprire in risposta a stimoli esterni.
Quando una persona è considerata morta?
Quando una persona è considerata morta? Il cervello determina la personalità e regola le funzioni vitali dell'organismo, tra cui ad esempio la respirazione. Quando il cervello smette di funzionare, la persona muore.