Cosa significa tenere le fila?
Cosa significa tenere le fila?
L'espressione vuol dire gestire un'azione, manovrare una situazione, il più delle volte senza nemmeno agire in prima persona ma facendolo fare ad altri. L'origine del detto deriva dal teatro delle marionette in cui il marionettista fa muovere i burattini, tirando i fili cui sono legati, rimanendo sempre nascosto.
Che vuol dire disporsi?
Spesso fig.: d. l'animo a ricevere una notizia; nel rifl., prepararsi, anche spiritualmente, mettersi nella condizione necessaria a un determinato fine: si dispose ad ascoltarmi; disporsi a ricevere i sacramenti.
Che significa essere legati a filo doppio?
≈ arrivo, traguardo; fig., legato a filo doppio (a o con qualcuno) ≈ inseparabile (da); fig., ridotto a un filo [di persona ridotta a uno stato di estrema magrezza] ≈ ↑ ossuto, pelle e ossa, scarno, scheletrico. ↓ deperito, dimagrito, smagrito. b.
Perché si dice mettersi in fila indiana?
L'espressione proviene da una raffinata strategia di guerra impiegata dagli indiani d'America: procedere uno dietro l'altro consentiva loro di non far sapere al nemico, fino all'ultimo momento, in che modo si sarebbero schierati per la battaglia.
Cosa è la posizione lavorativa?
È definita come un contratto di lavoro, esplicito o implicito, tra una persona e un'unità produttiva residente finalizzata allo svolgimento di una prestazione lavorativa contro corrispettivo di un compenso (che, in senso ampio, include il reddito misto dei lavoratori indipendenti).
Come si calcola la posizione di un oggetto?
- La formula, in questo caso è: S = √x²+y². Dove "S" è lo spostamento, x la prima direzione verso cui si muove l'oggetto e y la seconda. ...
- Un oggetto può muoversi al massimo in due direzioni, dato che lo spostamento lungo l'asse nord-sud o est-ovest viene considerato un movimento neutro.
Cosa vuol dire disporre di un diritto?
Nel linguaggio giuridico, per disponibilità giuridica si intende il diritto di disporre, ossia di utilizzare in senso giuridico il bene. Tale diritto si concretizza nella possibilità, per il titolare del diritto, di alienare il bene in questione, o di costituire sul bene stesso diritti reali minori (o di godimento).
