Che significa il termine parsimonia?

Che significa il termine parsimonia?

Che significa il termine parsimonia?

parsimonia, der. di parcĕre «risparmiare» (supino parsum)]. – La qualità di chi è parco; moderazione, giusta misura nell'uso del denaro o di altri beni, per un senso di doverosa economia o per abituale frugalità di vita: avere, usare p.; spendere, vivere con p.; senza p., senza economia, con larghezza, con abbondanza.

Come essere parsimoniosi?

Essere Parsimoniosi: 8 Consigli per Diventarlo Veramente

  1. #1 – Conosci quanto spendi in media al mese.
  2. #2 – Aggiungi la contingenza.
  3. #3 – Sviluppa buone abitudini alimentari.
  4. #4 – Togli o riduci le spese fisse.
  5. #5 – Occhio ai consumi energetici.
  6. #6 – Attento alla guida.
  7. #7 – Limitare cene, colazioni e spuntini.

Qual è il sinonimo di parsimonioso?

di parsimonia]. - 1. [di persona che ha l'abitudine alla parsimonia] ≈ frugale, moderato, semplice, sobrio. ↑ avaro, spilorcio, taccagno, tirchio.

Cosa vuol dire essere parsimoniosi?

– Di persona che ha l'abitudine alla parsimonia; estens., vita p., condotta con parsimonia, sobria, frugale. Avv. parsimoniosaménte, con parsimonia: nonostante le sue ricchezze, è sempre vissuto parsimoniosamente. /parsimo'njoso/ agg.

Chi è parsimonioso?

di parsimonia]. – Di persona che ha l'abitudine alla parsimonia; estens., vita p., condotta con parsimonia, sobria, frugale. Avv. parsimoniosaménte, con parsimonia: nonostante le sue ricchezze, è sempre vissuto parsimoniosamente.

Che significa rettitudine morale?

2. fig. L'essere retto in senso morale e intellettuale come probità e onestà, lealtà e sicurezza nel giudicare, coerenza nell'agire in conformità della legge morale: r.

Qual è il sinonimo di flebile?

[di voce o suono che esprime mestizia] ≈ lacrimevole, lamentoso, malinconico, mesto, triste. ↔ allegro, gioioso. 2. [di voce o suono appena avvertibile] ≈ esile, fievole, fioco, leggero, lieve, sommesso, tenue.

Chi è uno scialacquatore?

Chi scialacqua, chi dissipa con eccessiva prodigalità le proprie sostanze o sperpera quelle altrui: egli è un sc. che ha consunto tutto il suo patrimonio ne' vizi (C. Gozzi). Dante definisce lo scialacquatore come colui che «Biscazza e fonde la sua facultade, E piange là dov'esser de' giocondo» (Inf.

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