Quali benefici porta la riduzione del sale da cucina?
Quali benefici porta la riduzione del sale da cucina?
Il principale beneficio di un'assunzione di meno di 5 g al giorno di sale è la riduzione della pressione sanguigna e il ridotto rischio di malattie cardiovascolari e infarto. Obiettivo OMS è di ridurre la globale assunzione di sale della popolazione del 30% entro il 2025.
Che problemi crea il sale?
In particolare, il sodio in quantità elevate può condurre a ipertensione arteriosa e, di conseguenza, provocare ictus, aneurismi, infarti e insufficienze cardiache. Inoltre possono insorgere malattie cardio-cerebrovascolari, osteoporosi, patologie renali e anche alcuni tumori.
Cosa succede se si toglie il sale?
riduzione della sete. Con una dieta priva di sale, non si ha più bisogno di bere tanta acqua per restare idratati. Infatti la maggior quantità di acqua si ottiene direttamente dal cibo e si risparmia al corpo di richiedere acqua extra per diluire il sale; riduzione del senso di gonfiore.
Cosa succede se si mangia troppo salato?
L'eccesso di assunzione di sodio favorisce la ritenzione di volume, che è un fattore importante dell'insorgenza dell'ipertensione che, quando incontrollata a lungo termine, predispone gli individui a un aumento del rischio di ictus, attacchi di cuore, insufficienza cardiaca e malattie renali croniche.
Perché ridurre il sale?
Si sa bene che limitare l'introito di sale significa prevenire l'ipertensione, fattore di rischio per le malattie cardio e cerebrovascolari, ma gli effetti della sua riduzione si estendono anche alla prevenzione oncologica.
Come ridurre il sale in cucina?
I metodi di cottura da prediligere per ridurre il sale sono quella al vapore (in pentola a pressione o nel cestello di bambù) e quella arrosto. In generale, la cottura al vapore mantiene più intatte le proprietà della materia prima.