Quanto va cotta l'aragosta?
Quanto va cotta l'aragosta?
In una pentola capiente portate a bollore l'acqua con le verdure, gli odori e del sale. Trasferite nell'acqua bollente l'aragosta steccata per la sua lunghezza e legata, in modo che in cottura non si pieghi su se stessa. Lasciate cuocere per 25 30 minuti, a seconda della grandezza dell' aragosta.
Perché le aragoste urlano?
Parliamo poi delle aragoste che urlano immergendole: le aragoste del Mediterraneo non urlano. Non hanno corde vocali né sistema nervoso centralizzato, non hanno cervello ma solo gangli: quello che sembra un urlo di dolore è il vapore che fuoriesce dal carapace al momento dell'immersione in acqua bollente.
Perché le aragoste vengono cucinate vive?
In tutto il mondo le aragoste vengono bollite vive perché, secondo una convinzione diffusa, la loro carne rimane così più saporita. Alcuni biologi marini però ritengono che questi crostacei non sentano dolore perché non hanno un sistema nervoso sviluppato, altri pensano che invece soffrano.
Qual è il verso dell'aragosta?
Non avendo un sistema nervoso centrale – non hanno cervello, solo gangli – né corde vocali, le aragoste non urlano. Il suono che fa rabbrividire è il fischio del vapore che fuoriesce dalla corazza.
Come non far soffrire le aragoste?
Il primo è il congelamento: mettere l'aragosta nel congelatore un'ora prima che la cottura faccia il trucco. Un'altra opzione più rapida è quella di immergere la punta di un coltello affilato direttamente dietro gli occhi dell'aragosta.
Perché l'astice si cuoce vivo?
La cottura dell'astice andrebbe sempre fatta dal vivo perché questo crostaceo deperisce molto velocemente. Una volta morto, la sua carne rimane fresca per pochissimo tempo, a meno che non subisca particolari processi di surgelamento.