Quali alimenti possono essere affumicati?

Quali alimenti possono essere affumicati?

Quali alimenti possono essere affumicati?

I cibi affumicati per eccellenza provengono dagli insiemi di carne, pesce e formaggi e cioè, entrando nello specifico, parliamo di speck e pancetta su tutti tra le carni, di salmone, aringhe, trota tra i pesci e di scamorza e provola tra i formaggi.

Cosa si può affumicare?

Gli alimenti da poter affumicare sono molti, dal pesce come salmone e aringa, alla carne come wurstel e pancetta, fino ai formaggi come ricotta e scamorza.

Cosa significa affumicare in cucina?

L'affumicare è un procedimento a cui vengono sottoposti alcuni cibi (formaggi, prosciutti, pesci) che assumono così sapore di fumo, più o meno spiccato. Per l'operazione dell'affumicare si utilizzano trucioli e segatura di legni dolci che,a lenta combustione (senza fiamma), sprigionano fumo.

Quanto dura l affumicatura?

L'affumicatura a freddo è un processo molto lungo che può richiedere anche 48 ore necessita di mantenere la temperatura sempre compresa tra i 16 e i 26 °. Si tratta di una tecnica che viene utilizzata soprattutto quando si vuol far durare gli alimenti a lungo aumentando la loro capacità di conservazione.

Quali pesci si possono affumicare?

I principali pesci affumicati sono il salmone, il pesce spada, lo storione, il tonno e la trota. Dopo che sono stati pescati, i pesci vengono refrigerati o congelati e trasportati alla fabbrica di lavorazione, dove vengono decapitati, divisi nelle due baffe e posti in salagione.

Come si può effettuare l affumicamento?

Per effettuare l'affumicatura i cibi vengono esposti al fumo provocato dalla combustione di legni con una bassa qualità di resina come l'ontano, il faggio, il castagno e la quercia, l'acero oppure alberi da frutto (come melo, pruno o ciliegio), che penetra più o meno lentamente in base alla tecnica utilizzata all' ...

Come si affumica in casa?

Un sistema casalingo semplicissimo: procuratevi un wok o una padella dai bordi alti e spessi, sistemate sul fondo la carbonella ecologica e le erbe aromatiche, quindi accendetele. Appoggiate una gratella da forno sulla padella e sistemateci sopra il cibo: coprite con un coperchio così da non perdere il fumo.

Perché affumicare la carne?

Sin dai tempi più remoti, l'affumicatura è un metodo utilizzato per prolungare la conservazione degli alimenti e per modificarne alcune caratteristiche, come colore, sapore e aroma. I cibi che tradizionalmente vengono sottoposti all'affumicatura sono: speck....Tra queste:

  1. pancetta.
  2. prosciutto di Praga.
  3. salsicce.
  4. wurstel ecc.

Come Avviene l affumicamento?

Per effettuare l'affumicatura i cibi vengono esposti al fumo provocato dalla combustione di legni con una bassa qualità di resina come l'ontano, il faggio, il castagno e la quercia, l'acero oppure alberi da frutto (come melo, pruno o ciliegio), che penetra più o meno lentamente in base alla tecnica utilizzata all' ...

Quanto dura l'affumicatura a freddo?

  • Affumicatura a freddo: prevede temperature comprese tra i 20 e i 25°C e un'umidità del 70%, avviene in impianti chiamati sterner. La durata è molto più lunga, da pochi giorni a intere setimane. Questa tecnica viene usata solitamente per alimenti semigrassi come il salmone.

Come si svolge il processo di affumicatura?

  • Il processo di affumicatura si svolge in locali appositi, nei quali viene convogliato il fumo prodotto in camere distinte (affumicatoi o forni per combustione incompleta), preventivamente purificato da filtri di diverso diametro che hanno lo scopo di trattenere le parti corpuscolate più grandi (fuliggine).

Quali sono i cibi più sottoposti ad affumicatura?

  • Tra i cibi più frequentemente sottoposti ad affumicatura ricordiamo lo speck, la pancetta, le salsicce, il prosciutto di Praga, i wurstel, il salmone, l'aringa e la provola o scamorza. Come si Esegue

Come avviene l'affumicatura a caldo?

  • Affumicatura a caldo: l'alimento viene sottoposto ad una temperatura compresa tra i 50 e i 90°C in macchinari tipo altona o in tunnel di affumicamento.

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