Cosa bisogna limitare nell'alimentazione?

Cosa bisogna limitare nell'alimentazione?
Quali prodotti dovremmo evitare di consumare
- Bevande Zuccherate;
- Farine e cereali raffinati;
- Cibi di origine animale ricchi di grassi saturi e di proteine;
- Formaggi;
- Insaccati;
- Carne in scatola;
- Zuccheri raffinati;
- Cibi raffinati e processati, ricchi di zucchero, grassi e sale;
Quali sono gli effetti dell irraggiamento sul cibo?
Più nello specifico, l'irradiazione degli alimenti serve a: Sterilizzare il cibo, inibendo gli enzimi e le spore che provocano il deterioramento e la germinazione. Nel nostro approfondimento sulle aflatossine negli alimenti abbiamo visto quanto le muffe possono essere pericolose per la salute.
Quali sono i sintomi delle radiazioni ionizzanti?
- Le radiazioni ionizzanti danneggiano i tessuti in maniera variabile, a seconda di fattori come la dose di radiazione, il tasso di esposizione, il tipo di radiazione e la parte del corpo esposta. I sintomi possono essere locali (p. es., le ustioni) o sistemici (p. es., la sindrome acuta da radiazioni).
Qual è la quantità di radioattività?
- La quantità di radioattività è espressa in termini di numero di disintegrazioni nucleari (trasformazioni) al secondo. Il becquerel (Bq) è l'unità di misura SI della radioattività; un Bq equivale a 1 disintegrazione al secondo (dps). Nel sistema statunitense, un curie è pari a 37 miliardi di Bq.
Come si comporta l'esposizione alle radiazioni?
- L'esposizione a radiazioni può essere accompagnata da lesioni fisiche (p. es., derivanti da ustioni, esplosioni o cadute). Il trauma associato espone a un rischio di vita più immediato dell'esposizione alle radiazioni e deve essere trattato rapidamente ( Approccio al paziente traumatizzato : Valutazione e trattamento).
Qual è la dose media di radiazione cosmica?
- La radiazione cosmica ne è responsabile per l'11%, gli elementi radioattivi nel corpo per il 9%, e la radiazione terrestre esterna per il 7%. Negli Stati Uniti, la popolazione riceve una dose media efficace di circa 3 millisievert (mSv)/anno da fonti naturali (con un range che va da ~0,5 a 20 mSv/anno).