Come i greci chiamavano gli stranieri?
Come i greci chiamavano gli stranieri?
Metèco (in greco antico: μέτοικος, métoikos, plurale métoikoi) è il nome che si dava agli stranieri greci residenti nelle città-stato greche per un periodo di tempo determinato (probabilmente un anno), in particolare a quelli che risiedevano nell'Attica; questi erano obbligati a iscriversi in liste (per distinguerli ...
Come i greci trattavano gli stranieri?
Nell'Atene classica gli stranieri residenti erano conosciuti come meteci: rispettati come uomini liberi, pagavano un'imposta o tassa di residenza e i più ricchi anche le tasse per l'allestimento di spettacoli pubblici, attività religiose o spedizioni militari; avevano tuttavia l'obbligo di trovarsi un patrono tra i ...
Perché i romani chiamavano greci gli Elleni?
Elleni (in greco antico: οἱ Ἕλληνες) è una delle denominazioni dei greci. I Greci attribuirono alla loro origine un eroe mitico, Elleno, dal quale sarebbe derivato il loro nome e che avrebbe avuto tre figli: Eolo, Doro e Xuto. Quest'ultimo a sua volta avrebbe generato Acheo e Ione.
Chi era lo straniero nel mondo antico?
Straniero. Dal greco Xenos. In tale uso è comunemente tradotto come “ospite-amico” per distinguerla dalla Philos, parola greca, che è stata utilizzata per fare riferimento ad amici locali e ai parenti non strettamente vincolata da Xenia”. ...
Cosa facevano i meteci?
Nella Grecia antica, i meteci erano gli stranieri residenti stabilmente in una città-stato, che godevano di alcuni diritti: potevano esercitare attività artigianali o commerciali, rivolgersi ai tribunali, ma non potevano possedere beni immobili.
Come era considerato lo straniero ad Atene?
Ad Atene gli stranieri, chiamati meteci (da metoikèo, “mi trasferisco”), erano uomini di condizione libera, non importa se greci o non greci, che risiedevano nella città o nel suo territorio, momentaneamente o stabilmente.