Cosa succede quando muore il titolare di un conto corrente?
Cosa succede quando muore il titolare di un conto corrente?
Nel momento in cui muore il titolare di un conto corrente, la banca è tenuta a mantenere in vita il rapporto in attesa di liquidare a ciascun erede la rispettiva quota risultante dalla dichiarazione di successione. Tale adempimento, infatti, è condizione per poter dividere la giacenza.
Cosa fa la banca in caso di decesso?
Nel momento in cui decede l'intestatario del conto corrente, la Banca ha il compito di bloccare i prelievi e, più in generale, le movimentazioni sul conto, in attesa dell'individuazione degli eredi secondo le norme sulla devoluzione testamentaria o legittima cui è sottoposta, nel singolo caso, la successione in oggetto ...
Chi deve comunicare alla banca il decesso?
Le norme attualmente in vigore prevedono, infatti, che quando muore una persona entro 12 mesi dalla data del decesso bisogna recarsi all'Agenzia delle Entrate e compilare un apposito modulo da consegnare alla banca in cui la persona morta era titolare di conto corrente.
Come sbloccare conto cointestato in caso di morte?
Gli eredi che vogliono sbloccare il conto corrente del defunto e così riscuotere la relativa giacenza, entro 1 anno dal decesso, devono presentare all'Agenzia delle Entrate la dichiarazione di successione. Una copia della stessa va poi consegnata alla filiale presso cui è intrattenuto il conto corrente in questione.
Come sbloccare un conto cointestato in caso di morte?
Per sbloccare il conto corrente del defunto è necessario presentare in banca la dichiarazione di successione. Tale adempimento, che va posto entro 1 anno dalla morte del correntista, è un obbligo di natura fiscale e serve per liquidare l'imposta sulle successioni.