Perché si usava la cenere per lavare?

Perché si usava la cenere per lavare?

Perché si usava la cenere per lavare?

La utilizzavano le nonne, forse oramai le bisnonne, per fare il bucato e per pulire la casa, eppure è una sostanza che di solito associamo allo sporco: la cenere è in realtà un ottimo agente sgrassante, utilizzata da secoli per la saponificazione e per sbiancare i tessuti.

Come disfarsi della cenere?

Il corretto smaltimento della cenere prevede il conferimento nella raccolta differenziata. Quale? Quella dell'organico. La cenere del focolare deve essere rimossa e smaltita nell'umido (residuo organico) della raccolta differenziata oppure usata come fertilizzante o materia prima per preparare il sapone in casa.

Come si usa la lisciva in lavatrice?

Servirsi di questa polvere è molto semplice e veloce: basta infatti aggiungerne due misurini nel cestello della lavatrice oppure scioglierla nell'acqua all'interno di un recipiente per il bucato. Se utilizzata invece per la pulitura delle stoviglie occorre sfregarla direttamente sui piatti con l'ausilio di una spugna.

Quanto deve bollire la cenere?

COME PREPARARE IN CASA LA LISCIVA DI CENERE Una volta liberata la cenere dalle impurità con un setaccio oppure uno scolariso, fatela bollire per circa 3 ore con 5 litri d'acqua. La fase lunga è quella che viene dopo la bollitura poiché è necessario separare l'acqua dalla cenere.

Cosa fare con la pasta di cenere?

La pasta di cenere è ottima per la pulizia dei fondi delle pentole o di piatti e stoviglie che presentino sporco ostinato. Può essere applicata su di essi e strofinata con l'aiuto di una spugna.

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