Quale palla cade prima?
Quale palla cade prima?
In assenza di aria tutti i corpi, come detto prima, cadono con la stessa accelerazione. ... Per cui la sfera più leggera si muoverà con un'accelerazione minore e quindi, a parità di altezza e velocità iniziali, arriverà al suolo dopo la sfera più pesante.
Chi cade più velocemente?
Riguardo al modo in cui i corpi cadono verso terra, essi vanno con una velocità che è tanto più grande quanto più pesante è il corpo, e tanto più piccola quanto maggiore è la resistenza offerta al moto dal mezzo in cui il corpo cade. Dunque, un sasso cadrà nell'aria più velocemente che nell'acqua.
Quali sono state le scoperte di Galileo sulla caduta dei corpi?
Tra le scoperte fisiche di Galilei:caduta dei gravi. Aveva scoperto che la caduta di due corpi di peso diverso ha lo stesso tempo. Lo notò perché fece dalla torre di Pisa due pesi diversi e si rese conto che quello più pesante toccò prima il suolo ma solo di poco rispetto all'altro.
Perché un foglio di carta cade più lentamente di una pallina di acciaio?
L'esperimento dimostra che l'aria influenza la caduta dei corpi. In assenza d'aria questi scendono simultaneamente, nonostante la diversa massa. Tornando al caso del foglio di carta e della biglia, si può dire che il foglio è rallentato nella caduta dalla forma, che offre una maggiore resistenza all'aria.
Cosa dimostrò Galileo?
Galileo eseguì l'esperimento del piano inclinato nel 1604. Con questo esperimento Galileo dimostra che un corpo in caduta libera si muove di moto rettilineo uniformemente accelerato. ... Galileo ha avuto il coraggio di mettere in dubbio ciò che diceva Aristotele, la cui autorità all'epoca era indiscutibile.
Che cosa Galileo ebbe il coraggio di mettere in discussione?
Ha avuto il coraggio di mettere in dubbio ciò che i suoi contemporanei ritenevano ovvio e soprattutto ha inventato il metodo sperimentale, su cui si fonda la scienza. Secondo questo metodo, un'affermazione è vera se è verificata dagli esperimenti e non se si basa sul principio di autorità («l'ha detto Aristotele»).