Cosa fare se va a fuoco la casa?
Sommario
- Cosa fare se va a fuoco la casa?
- Quale estintore per uso domestico?
- Che tipo di estintore in cucina?
- Quando si usa l'estintore a co2?
- Come si distingue in un incendio quattro fasi?
- Quali sono le cause dell’incendio?
- Qual è la normativa di riferimento per il rischio incendio?
- Chi è coinvolto nella valutazione del rischio incendio e di gestione delle emergenze?
Cosa fare se va a fuoco la casa?
Telefona al Vigili del Fuoco componendo il 1; Se è accessibile un balcone, raggiungilo e avvolgiti, se puoi, in una coperta bagnata e attendi i vigili del fuoco che arriveranno in poco tempo.
Quale estintore per uso domestico?
L'estintore a polvere, in linea generale, è quello più adatto all'uso domestico, anche perché è indicato allo spegnimento di tutte le classi di fuoco, tranne la F.
Che tipo di estintore in cucina?
Estintori di classe F: in quali incendi trovano applicazione e l'importanza della prevenzione. Gli incendi di classe F sono quelli che - come abbiamo detto - coinvolgono oli da cucina o grassi.
Quando si usa l'estintore a co2?
All'interno del serbatoio si trova l'anidride carbonica, compressa in uno stato liquido: una volta premuta la leva, viene aspirata aria dall'interno e il liquido che ne fuoriesce diviene una semplice neve carbonica in grado di domare l'incendio; si trasforma infine in giacchio secco.
Come si distingue in un incendio quattro fasi?
- Si possono distinguere, come è noto, in un incendio quattro fasi ben identificate in funzione della temperatura nella zona interessata e del trascorrere del tempo così definite: L’incendio avviene per ossidazione degli atomi di carbonio (C) e di idrogeno (H) presenti nelle sostanze com-bustibili.
Quali sono le cause dell’incendio?
- L’andamento dell’incendio è molto complesso ed è influenzato da moltissimi fattori quali: tipo, quantità, pezzatura e disposizione del materiale combustibile; dimensioni e geometrie della zona interessata all’incendio; aperture e tamponamenti; apporto di comburente (vento, quantità d’aria disponibile, umidità); tipo e numero delle cause di innesco.
Qual è la normativa di riferimento per il rischio incendio?
- La normativa di riferimento che regolamenta tutti gli aspetti della gestione del rischio incendio è il Decreto Ministeriale 98, ancora ad oggi in vigore, all’interno del quale (nell’ Allegato I) si possono individuare i criteri utilizzabili dalle aziende per effettuare la valutazione del Rischio Incendio e la relativa classificazione.
Chi è coinvolto nella valutazione del rischio incendio e di gestione delle emergenze?
- Direttamente coinvolto nel processo di valutazione del rischio incendio e di gestione delle emergenze è come sempre il Datore di Lavoro, o l’eventuale dirigente che può ricevere delega ai sensi dell’art 16 del D.Lgs 81/08 per la gestione degli aspetti dell’antincendio.