Cos'è la tassa di vidimazione libri sociali?

Cos'è la tassa di vidimazione libri sociali?

Cos'è la tassa di vidimazione libri sociali?

Cos'è la Tassa di Vidimazione libri sociali? Le società di capitali versano una tassa di concessione governativa annuale per la vidimazione dei libri sociali. L'importo di tale tassa è pari a: 309,87 euro quando il capitale sociale non supera i 516.456,90 euro.

Cosa si intende per imposta di registro?

L'imposta di registro è una imposta indiretta (che cioè colpisce il trasferimento di ricchezza: ad es., l'acquisto di un appartamento) ed è dovuta per la registrazione di una scrittura, pubblica o privata, ed è commisurata ai valori espressi nella scrittura medesima.

Chi paga la tassa di vidimazione libri sociali?

Le società di capitali (S.p.a., S.r.l., S.a.p.a.), comprese quelle consortili, devono versare, entro il 16 marzo di ciascun anno, una tassa annuale sulle concessioni governative per la numerazione e bollatura di libri e registri contabili. L'obbligo riguarda anche le società che sono in liquidazione.

Che cos'è la vidimazione?

– L'atto del vidimare; apposizione d'un segno su un documento per attestarne l'autenticità o impedirne alterazioni: far fare la v. dei fogli di un registro; o per indicare l'avvenuta proroga dell'autorizzazione di cui il documento è prova: licenze soggette a v.

Come si fa la vidimazione?

Ecco, in estrema sintesi, i passi da fare per la vidimazione del registro

  1. Numerare ogni pagina del registro.
  2. Bollatura fogli da notaio o altro pubblico ufficiale.
  3. Riportare informazioni necessarie sulla copertina.
  4. Preparare documenti.
  5. Recarsi presso l'ufficio competente.

Quando si paga Limposta di registro?

versare l'imposta anno per anno (2% del canone annuo, tenendo conto degli aumenti Istat), entro 30 giorni dalla scadenza della precedente annualità.

Chi paga l'imposta di registro annualità successive?

Anche nel caso delle annualità successive il pagamento il pagamento dell'imposta di registro che si deve all'Agenzia delle Entrate spetta per metà al proprietario di casa e per metà all'inquilino.

Chi è esente dall imposta di registro?

In base a quanto previsto dall'articolo 64 comma 6 del DL 73 del 25 maggio 2021, ovvero il decreto Sostegni bis, è previsto un esonero dal pagamento delle imposte di registro, ipotecarie e catastali per i giovani che non abbiano compiuto i 36 anni di età.

Chi non paga l'imposta di registro?

Col regime facoltativo denominato “cedolare secca” non solo non si paga l'imposta di registro, ma non si paga nemmeno l'imposta di bollo. Entrambi tali tributi, infatti, in via ordinaria, sono dovuti per registrazioni, risoluzioni e proroghe dei contratti di affitto.

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