Come si sposano gli ortodossi?
Come si sposano gli ortodossi?
Dopo il fidanzamento gli sposi e i loro testimoni si avvicinano a una piccola credenza, chiamata tetrapodion, dove vi saranno posizionati una coppa di vino e due corone. A quel punto interverrà il prete che unendo le mani dei due sposi con un nastro ufficializzerà il vincolo matrimoniale.
Come si svolge il matrimonio in Grecia?
I matrimoni venivano generalmente organizzati tra i genitori della sposa e il pretendente. Un uomo sceglieva la moglie basandosi su tre elementi, la dote, data dal padre della sposa, la sua presunta fertilità, e le sue capacità, come tessitrice o altra occupazione femminile.
Quanto dura il rito matrimonio ortodosso?
La durata del rito è di circa due ore. Al termine della celebrazione, la comunità rimane in chiesa per ricevere l'unzione e la benedizione per una buona settimana.
Come avviene il matrimonio nella Grecia antica?
- Il matrimonio nella Grecia antica. Nella Grecia antica, il matrimonio avveniva solo dopo l'istituzione fra il padre della sposa (o colui che ne aveva la potestà) e lo sposo di un contratto (εγγυησις), con il quale la sposa veniva promessa al suo futuro
Cosa è il concetto di matrimonio?
- Il concetto di matrimonio è legato a quello di famiglia: i due coniugi formano un nucleo familiare che spesso in seguito si espande con i figli. Il matrimonio è stato tradizionalmente un prerequisito per creare una famiglia che solitamente, in quanto produttiva della prole, ...
Cosa era il matrimonio nel diritto romano?
- Il matrimonio nel diritto romano era essenzialmente una situazione di fatto da cui l'ordinamento faceva discendere gli effetti civili. La forma non era disciplinata. I suoi presupposti erano la convivenza dell'uomo e della donna e la capacità di agire degli sposi (conubium), che non tutti avevano, differentemente dal diritto moderno.
Qual è il significato di matrimonium?
- Etimologia. Il termine deriva dal latino matrimonium, unione di due parole latine, mater, madre, genitrice e munus, compito, dovere; il matrimonium era, nel diritto romano, un "compito della madre", intendendosi il matrimonio come un legame che rendeva legittimi i figli nati dall'unione.