Come definire una preghiera?
Come definire una preghiera?
[pre-ghiè-ra] s.f. 1 Pensiero rivolto a Dio, alla Madonna, ai santi, il cui contenuto può consistere in un'intenzione, in un'implorazione, in un rendimento di grazie: raccogliersi in p.; parole, spontanee o codificate, usate da chi prega: dire, recitare le p. 2 Richiesta dal tono umile e supplichevole: rivolgere una p.
Qual è la preghiera della confessione?
«Mio Dio mi pento e mi dolgo con tutto il cuore dei miei peccati, perché peccando ho meritato i tuoi castighi, ... e di fuggire le occasioni prossime di peccato. Signore, misericordia, perdonami.»
Quali sono i tipi di preghiera?
La preghiera può essere vocale o mentale, personale o comunitaria, libera oppure liturgica; solitamente quest'ultima forma si ritrova come preghiera scritta (o comunque tramandata in qualche modo).
Quali sono le nuove parole del Padre Nostro?
Le invocazioni “Signore, pietà, Cristo, pietà” sono, poi, sostituite dai corrispondenti in lingua greca: “Kyrie eleison, Christe eleison”. ... La nuova locuzione è “Ricordati di tutti coloro che sono qui riuniti” perché i fedeli non sono semplicemente presenti alla messa, ma tutti quelli riuniti nel nome di Cristo.
Che valore ha la preghiera?
Il valore della preghiera risiede prima tutto nella sua stessa natura: è una forma di comunicazione intima con Dio. Tutti, inconsapevolmente o meno, almeno una volta nella vita ci siamo ritrovati a pregare. La preghiera infatti, non è solo quella che la nostra religione ci ha insegnato a recitare a memoria.