Cosa significa credito in compensazione?

Cosa significa credito in compensazione?

Cosa significa credito in compensazione?

La compensazione consiste nell'utilizzazione del credito per pagare imposte e contributi di altra natura, riducendo o azzerando così l'importo materialmente pagato dal contribuente. Il rimborso è la richiesta, inoltrata all'Amministrazione finanziaria, di restituzione delle maggiori imposte versate.

Quali imposte si possono compensare?

Il contribuente ha la facoltà di compensare i crediti e i debiti nei confronti dei diversi enti impositori (Stato, INPS, Enti Locali, INAIL, ENPALS) risultanti dalla dichiarazione e dalle denunce periodiche contributive.

Cosa si può compensare con il credito d'imposta?

Tra le compensazioni, in cui ricade il credito della preventiva presentazione della dichiarazione o dell'istanza da cui emerge il credito, vanno considerate:

  • Le Imposte sostitutive;
  • Le Imposte sui redditi e addizionali;
  • L'IRAP;
  • L'IRES e IRPEF;
  • L'IVA.
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Cosa si intende per compensazione orizzontale?

Cosa significa compensazione - compensazioni orizzontali (o “esterne”), ovvero quelle che consentono di compensare imposte di natura diversa, ad esempio, un credito IVA con un debito IRES e/o contributivo.

Da quando si può utilizzare il credito in compensazione?

Fin dal primo gennaio di ogni anno, pertanto, i contribuenti possono liberamente utilizzare in compensazione crediti di importo superiore alla soglia dei 5.000 euro. Per la successiva compensazione di ulteriori crediti è necessario apporre successivamente il visto di conformità sul modello dichiarativo.

Quali tributi non si possono compensare?

Con il D.L. n sono state apportate delle novità riguardanti questa normativa: l'obbligo di presentare il modello F24 in modalità telematica e l'obbligo di non poter compensare crediti Irpef, Ires, Ires e Iva, superiori a 5.000 euro, fino alla data di presentazione della relativa dichiarazione.

Quali sono i tributi non compensabili?

I debiti fiscali relativi ai principali tributi locali (Ici, Imu, Tarsu e Tares) non possono essere compensati con i crediti commerciali verso le pubbliche amministrazioni. Province e comuni, quindi, entreranno in gioco quasi esclusivamente come pagatori dei debiti erariali.

Cosa si intende per compensazione interna?

La compensazione verticale, detta anche interna, che consiste nel portare in diminuzione di un debito corrispondente a una determinata imposta un credito relativo alla stessa imposta; classico esempio di compensazione verticale è la c.d. compensazione Iva su Iva.

Cosa si intende per compensazione verticale?

1) Compensazione: orizzontale e verticale verticale: il credito viene utilizzato per compensare un debito della stessa imposta (per esempio Iva con Iva). Questo tipo di compensazione non è soggetta a limitazioni; orizzontale: il credito viene utilizzato per compensare un debito relativo a imposte diverse dall'Iva.

Come funziona la compensazione legale?

  • compensazione legale (art. 1243 c.c.) opera automaticamente fin dal momento della coesistenza di reciproci rapporti di debito e credito quando questi siano:

Come si verifica la compensazione?

  • La compensazione si verifica solo tra due debiti che hanno per oggetto una somma di denaro o una quantità di cose fungibili dello stesso genere e che sono ugualmente liquidi ed esigibili. L'istituto è applicabile alle obbligazioni di denaro e alle obbligazioni di dare.

Qual è la rinuncia alla compensazione?

  • La rinuncia alla compensazione è un negozio giuridico che può avere struttura unilaterale o bilaterale; può essere effettuata prima che operi la compensazione o anche in un momento successivo, ma in qualunque caso dopo il sorgere del credito, altrimenti mancherebbe l'oggetto stesso del negozio.

Come si verifica la compensazione giudiziale?

  • compensazione giudiziale (art. 1243 c.c. comma 2) si verifica quando il debito opposto in compensazione non è liquido, cioè non è esattamente determinato, ma è di facile è pronta soluzione. In questo caso il giudice può dichiarare la compensazione per la parte del debito che riconosce esistente: compensazione volontaria

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