Come descrivere un tempio?
Come descrivere un tempio?
Il tempio ha pianta rettangolare ed è costituito da 2 facciate (una da dove nasce il sole e l'altra da dove tramonta), poggia su 1 stilobate e può presentare il trepidoma (ovvero gli scalini, in genere 3 o 5). Le colonne sono rastremate verso l'alto e scanalate, cioè vanno a restringere e la superficie non è liscia.
Come si chiamano le parti di un tempio?
Le parti del tempio Nella cella (naos) era generalmente situata la statua della divinità. Lo spazio antistante l'ingresso alla cella prende il nome di pronao (pronaos o prodromos), mentre il corrispondente spazio sul retro della cella prende il nome di opistodomo (opisthodomos).
Come si classificano i templi?
Tempio periptero: un colonnato chiamato peristilio circonda l'intero perimetro del tempio; Tempio diptero: è circondato su tutti i lati da una doppia fila di colonne; Tempio a tholos: ha pianta circolare ed è circondato da colonne; Tempio monoptero: consiste esclusivamente i una corona di colonne ed è privo di naos.
Quante colonne ha un tempio?
Le colonne utilizzate sono sempre di numero pari, da un minimo di quattro ad un massimo di otto elementi; in particolare il tempio si dice: tetrastìlo se ha 4 colonne (tetra = quattro, stilo = colonna); esastìlo se ha 6 colonne (esa = sei); octastìlo se ha 8 colonne (octa = otto).
Come erano costruiti i templi Egizi?
I templi erano costruiti in modo che si restringessero progressivamente verso il fondo (struttura “a cannocchiale”). Le pareti del tempio erano decorate con dipinti e iscrizioni geroglifiche che ritraevano principalmente il faraone intento ad offrire doni alla divinità oppure vittorioso in battaglia.
Come erano colorati i templi greci?
Ogni particolare del tempio aveva un colore: blu erano triglifi, mutuli e regulae. Di rosso erano tinteggiati tenia e collarino ma anche timpano e metope. Il bianco era il colore base dell´originario rivestimento e caratterizzava architravi e mura della cella. I colori utilizzati cambiavano da regione a regione.