Quando è nato il mattone?

Quando è nato il mattone?

Quando è nato il mattone?

Materiale nobile e senza tempo, il mattone è presente nel tessuto costruttivo dell'umanità dal 6.000 a.C. Le prime testimonianze collocano l'utilizzo del mattone crudo in Mesopotamia attorno al 3.500 a.C. per la costruzione delle maestose torri templari, le cosiddette ziggurat, imponenti strutture religiose distribuite ...

A cosa servono i mattoni?

I mattoni, altrimenti noti come “laterizi”, sono dei prodotti impiegati nell'edilizia, e nello specifico per la costruzione di murature e di solai. La loro forma è in genere regolare, a parallelepipedo. I mattoni vengono utilizzati in maniera modulare, in modo da creare costruzioni lisce e senza sporgenze.

Quali sono i vantaggi del mattone rispetto alla pietra?

Versatile ed economico, robusto e refrattario, realizzato con materia prima facilmente reperibile (argilla), lavorabile e caldo nell'aspetto, umile e decorativo: queste le caratteristiche del mattone, un elemento che accompagna l'umanità nel suo percorso costruttivo da oltre 5000 anni.

Per cosa si usano i mattoni forati?

Solitamente i forati sono impiegati sia per muri portanti che per muri non portanti, così come per pareti perimetrali o interne e, a seconda della destinazione d'uso, dovrà essere scelto un forato differente.

Perché si usano mattoni forati?

Il mattone pieno (formato UNI da 12x24x5,5 cm) è usato generalmente per fini decorativi (muretti a vista, rifiniture, archi, ecc.), mentre per muri, tramezze e strutture portanti in genere si usano i mattoni forati (detti anche foratini), che hanno capacità isolanti e sveltiscono il lavoro.

Chi ha inventato il mattone?

Il processo di cottura dei mattoni può essere attribuito ai Sumeri, estendendosi poi all'intera Mesopotamia. Tale processo era complesso e costoso, facendo divenire il mattone un materiale prezioso e simbolico.

Come vengono fatti i mattoni forati?

Sono realizzati con la cottura di un impasto di: argilla, carbonato di calcio, ossido di ferro e sabbia in percentuali variabili in funzione delle caratteristiche del prodotto finito.

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