Isola del Tinetto
L'isola del Tinetto la più piccola delle 3 isole si trova a sud dell'isola del Tino a poca distanza e si presuppone fosse ad esso collegato anticamente con rocce e scogli. Per le sue ridotte dimensioni (6000 mq circa e alto circa 20 m) può essere considerato poco più di uno scoglio, ed è privo di vegetazione arborea (sono presenti infatti solo alcuni arbusti tipici della vegetazione mediterranea). Assume tuttavia una certa importanza per le tracce che confermano la presenza di comunità religiose su questo angusto territorio.
Nella zona più occidentale è presente il rudere di un antico oratorio (VI secolo), mentre ad est i resti di un edificio più complesso, una chiesa a due navate con celle per i monaci, costruita in più fasi fino all'XI secolo e poi distrutta definitivamente dai saraceni.
Ad una cinquantina di metri a sud del Tinetto è stata installata una statua di Stella Maris alta circa 2 metri su di uno scoglio semi-sommerso, un tempo molto pericolosa per i naviganti.
A differenza del Tino, l'isola del Tinetto è accessibile a tutti e vi si può attraccare liberamente.
Un'altra particolarità è la presenza sull'isola di un rettile endemico assai raro: la lucertola Podarcis muralis tinettoi.
Inoltre vi è una colonia numerosa di gabbiani che diventa molto aggressiva durante il periodo delle nascite.
Viene considerato un luogo eccezionale per la pesca subacquea per la presenza di grotte e spaccature sotto il mare, come la Grotta sommersa del Tinetto di notevole bellezza naturalistica che comunica con l'ambiente esterno attraverso una fessura, facendo entrare la luce del sole crea spettacolari giochi di luce.